Vi presento Aembrosia
Aembrosia prende il nome da una bevanda della mitologia greca, l’ambrosia, aggiungendo una e per evocare la tecnica del ricamo, embroidery in inglese.
Si narra che l’ambrosia fosse una bevanda rarissima, dal colore dorato, capace di rendere l’uomo immortale, elevandolo alla pari degli dei.
Ho scelto questo nome ispirata dalla visione di John Keats, che all’inizio di Endimione ci racconta la sua visione della bellezza, paragonandola all’ambrosia perchè in grado di elevare l’animo dell’uomo, avvicinandolo alle forze invisibili che hanno creato il mondo, e rallegrandone l’esistenza anche nei momenti più duri.
Aembrosia vuole creare dei frammenti di bellezza da indossare, utilizzando in modo creativo e contemporaneo le più pregiate e antiche tecniche di ricamo a mano: il ricamo in oro, e il ricamo per Alta Moda. Nei prossimi post vi dirò di più su queste tecniche!
Nel frattempo, vi lascio alla lettura di queste bellissime strofe, che ho eletto a manifesto di Aembrosia:
Una cosa bella è una gioia per sempre:
cresce di grazia; mai passerà
nel nulla; ma sempre terrà
una silente pergola per noi, e un sonno
pieno di dolci sogni, e salute, e quieto fiato.
Perciò, ogni mattino, intrecciamo
una catena di fiori per legarci alla terra,
malgrado lo sconforto, il disumano vuoto
d’animi nobili, i giorni tristi,
le perniciose e ottenebrate vie
della nostra ricerca: si, malgrado tutto,
una forma bella il drappo toglie
allo spirito triste. Così sole, luna,
alberi antichi, e nuovi, germoglianti felicità d’ombre
per l’umile gregge; e narcisi
col verde mondo in cui abitano; e chiari ruscelli
che cercano un fresco tetto
contro la torrida stagione; il cespuglio nel bosco,
colla spruzzata di boccioli della bella rosa muscata:
e così anche la magnificenza del destino
che immaginiamo per i morti illustri;
tutti i racconti belli uditi o letti -
una fonte infinita di bevanda immortale,
cola per noi dall’orlo del cielo.